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FA L’AMORE CON LA MOGLIE E LO VEDE TUTTO IL WEB! L'Avvocato risponde 

FA L’AMORE CON LA MOGLIE E LO VEDE TUTTO IL WEB!

Questa l’insolita notizia pubblicata dal giornale, che commentiamo nei suoi risvolti legali con l’avvocato Simone Labonia: stendendo un velo di dubbio sulla volontarietà o meno dell’accaduto!

Negli ultimi anni, la crescente digitalizzazione ha portato a un aumento esponenziale dei reati informatici, tra cui le violazioni della privacy. Il furto di dati personali, il cyberstalking e l’accesso abusivo a sistemi informatici rappresentano minacce sempre più diffuse. La tutela della privacy è garantita da diverse norme nazionali e sovranazionali, con un particolare rilievo per il Codice Penale italiano e la normativa dell’Unione Europea (UE).

In Italia, la violazione della privacy attraverso reati informatici è punita principalmente attraverso gli articoli 615-ter e seguenti del Codice Penale. Questi articoli sanzionano:
Accesso abusivo a un sistema informatico o telematico (art. 615-ter c.p.): punisce chi si introduce abusivamente in un sistema informatico protetto da misure di sicurezza. La pena base è la reclusione fino a tre anni, che può aumentare in caso di aggravanti.
Detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso (art. 615-quater c.p.): vieta la raccolta o divulgazione illecita di credenziali di accesso a sistemi informatici.
Intercettazione illecita di comunicazioni informatiche (art. 617-quater c.p.): punisce chi intercetta illegalmente dati trasmessi in rete.

A questi si aggiungono i reati di trattamento illecito di dati personali (art. 167 del Codice della Privacy – D.Lgs. 196/2003), che si applicano a chi utilizza dati personali senza consenso o per scopi illeciti.

Il Codice Penale prevede aggravanti specifiche per i reati informatici contro la privacy, tra cui:
Finalità di profitto: se il reato è commesso per trarne un vantaggio economico, le pene aumentano.
Uso della posizione di dipendente o pubblico ufficiale: chi accede abusivamente a dati sensibili sfruttando il proprio ruolo subisce un aumento di pena.
Danno grave alla persona offesa: in caso di violazioni che causano danni rilevanti alla vittima (es. furto di dati bancari o diffusione di informazioni sensibili), la pena può essere aumentata fino alla metà.

L’UE ha adottato un quadro normativo rigoroso per proteggere i dati personali, con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR – Reg. UE 2016/679). Questo regolamento impone obblighi stringenti su aziende e pubbliche amministrazioni, tra cui:
La necessità di ottenere il consenso esplicito per il trattamento dei dati.
L’obbligo di segnalare le violazioni dei dati entro 72 ore.
Sanzioni severe per chi viola la normativa, con multe fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato globale.

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